Aperta la selezione di Medici Specialisti in Ostetricia-Ginecologia a rapporto libero-professionale.
Inviare il curriculum vitae all’indirizzo dir.san@casadicurasalus.it
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COME RICHIEDERE COPIA CONFORME DELLA CARTELLA CLINICA
Per richiedere copia conforme della Cartella Clinica è possibile:
La richiesta tramite PEC dovrà pervenire direttamente dall’intestatario della cartella clinica o da soggetto delegato, utilizzando uno dei seguenti moduli:
È indispensabile allegare sempre copia di tutti i documenti richiesti.
I moduli sono presenti sul sito web – www.casadicurasalus.it – nella sezione INFO UTILI → cartella clinica.
È possibile anche richiederli inviando una mail alla Segreteria della Direzione sanitaria al seguente indirizzo di posta elettronica: segr.san@pec.casadicurasalus.it o tramite PEC.
La copia conforme della Cartella Clinica sarà disponibile dopo 7 giorni lavorativi dalla data di richiesta e dell’avvenuto pagamento di euro 15,00.
Eventuali integrazioni (es. referto istologico), che per motivi tecnici necessitano di un ulteriore tempo di refertazione, saranno rilasciate entro 30 giorni lavorativi dalla richiesta.
Se si desidera l’invio a domicilio, l’importo del pagamento è di euro 25,00 (comprensivo di copia e spedizione).
Modalità di pagamento: bonifico bancario intestato a
Casa di Cura Salus s.r.l.
IBAN IT10E013015900000060001303
Causale: richiesta copia conforme della cartella clinica di (nome e cognome dell’intestatario)
IMPORTANTE: se la richiesta viene effettuata tramite PEC, dopo aver provveduto al pagamento, anche la ricevuta del bonifico deve essere inviata all’indirizzo di posta certificata (segr.san@pec.casadicurasalus.it ).
COME RITIRARE LA COPIA CONFORME DELLA CARTELLA CLINICA
La Cartella Clinica può essere ricevuta con spedizione a domicilio (nelle modalità sopra indicate), oppure ritirata presso gli Uffici della Direzione Sanitaria dall’intestatario, da un suo delegato o da parte di Terzi (cioè soggetti aventi diritto, quali eredi legittimi, genitore o tutore di paziente minore o incapace di intendere e volere).
A seguito della sentenza N. 162/2014 della Corte Costituzionale, il divieto di fecondazione eterologa imposto dalla legge 40/2004 sulla Procreazione Medicalmente Assistita è stato dichiarato illegittimo. Pertanto, le coppie possono ricorrere in Italia alla Fecondazione Eterologa. Il Centro di Procreazione Medicalmente Assistita della Casa di Cura Salus, per soddisfare la richiesta di un trattamento di fecondazione eterologa, ha instaurato un rapporto di collaborazione scientifica con centri leader del settore per la selezione di donatori/i e approvvigionamento dei gameti, che operano in conformità alla vigente normativa europea ed italiana.
Le tecniche di FECONDAZIONE ETEROLOGA possono prevedere:
I donatori sono selezionati previo consulto psicologico, e sottoposti a esami genetici e infettivologici a tutela dei riceventi, ai sensi del D.lgs. 191/07 e della Dir. 17/2006 all. 3, con le modalità e alle condizioni previste nelle Direttive Europee (n.2004/23/CE, 2006/17/CE e 2006/86/CE). La compatibilità dei donatori con la coppia ricevente si effettua esclusivamente sulla corrispondenza delle caratteristiche fenotipiche (gruppo sanguigno, colore della pelle, colore degli occhi e dei capelli), nel rispetto dei criteri e delle condizioni di qualità e sicurezza così come previsto dalle Direttive Europee (n.2004/23/CE, 2006/17/CE e 2006/86/CE).
La donazione dei gameti è anonima;
la donatrice/donatore non acquisisce alcuna relazione giuridica parentale con il nato e non può far valere nei suoi confronti alcun diritto né essere titolare di obblighi (D.lgs. n.191/2007).
I gameti (ovociti e spermatozoi) di un medesimo donatore non potranno determinare più di 10 nascite. Tale limite può essere derogato esclusivamente nei casi in cui la coppia, che abbia già avuto un figlio, intenda averne un altro dal medesimo donatore (Conferenza Stato-Regioni 4 settembre 2014 n.162).
La coppia effettua un primo colloquio – con il Ginecologo del centro – attraverso il quale si valutano la storia clinica della coppia, i relativi esami circa la riserva ovarica e le caratteristiche seminali, allo scopo di individuare se sussistono le indicazioni cliniche per intraprendere un iter di fecondazione eterologa.
Accertata l’indicazione al trattamento di eterologa, il ginecologo e l’embriologo affronteranno con la coppia le tematiche relative a:
In considerazione delle importanti implicazioni psicologiche, legate all’infertilità e ai trattamenti di Procreazione Assistita di tipo eterologo, la coppia intraprenderà un parallelo percorso di supporto psicologico.
In un secondo colloquio con il ginecologo vengono raccolti i dati relativi al Fenotipo per procedere con l’individuazione dei donatori compatibili. Su richiesta della coppia si può eseguire il test di compatibilità genetica, CGT test, che analizza, mediante un semplice prelievo di sangue venoso, la probabilità che l’unione dei gameti del partner con i gameti del donatore (o l’unione dei gameti dei due donatori) possa portare alla prole la trasmissione di numerose mutazioni o patologie genetiche.
Individuato il donatore, verrà programmato il trasferimento dei gameti dalla banca estera alla casa di Cura Salus, per poi procedere alla programmazione della tecnica da adottare.
In considerazione delle importanti implicazioni psicologiche legate all’infertilità e ai trattamenti di Procreazione Assistita, la Legge 40/2004 prevede che i Centri di PMA mettano a disposizione delle coppie un servizio di Consulenza Psicologica.
Il ricorso a tale servizio, pur non essendo obbligatorio, è messo a disposizione dalla Clinica e la coppia può rivolgersi al Servizio durante le varie fasi del percorso di ricerca di gravidanza.
Il Supporto Psicologico può essere sia di coppia ma anche individuale e cioè rivolto esclusivamente alla donna o all’uomo.
La Psicologa rimane comunque a disposizione della coppia che lo richiede, per proseguire il percorso di consulenza e supporto anche a seguito dell’esito del test di gravidanza, sia esso positivo o negativo.
La tecnica di inseminazione in vivo consiste nell’introduzione di spermatozoi, opportunamente preparati in laboratorio, all’interno della cavità uterina durante il periodo dell’ovulazione. Questo permette di incrementare la densità di spermatozoi mobili disponibili per fertilizzare l’ovocita, aumentando quindi la possibilità d’incontro dei gameti a livello delle tube. Condizione essenziale per procedere con la AIH- IU è la pervietà tubarica bilaterale o monolaterale, e la possibilità di selezionare in laboratorio almeno 1,5 milioni di spermatozoi mobili da iniettare in utero.
La tecnica si può eseguire su CICLO SPONTANEO o STIMOLATO il cui obiettivo è quello di portare a maturazione 2-3 follicoli per aumentare le possibilità che almeno uno di loro sia fecondato.
Le tecniche di fecondazione FIVET e ICSI sono tecniche di fecondazione in vitro che differiscono solo per la modalità di fecondazione degli ovociti eseguita in laboratorio.
La tecnica di fecondazione in vitro (FIVET o ICSI) presuppone una fase iniziale di STIMOLAZIONE FARMACOLOGICA DELL’OVULAZIONE per ottenere una crescita follicolare multipla che viene monitorata con una serie di ecografie endovaginali. Il monitoraggio ecografico consente di valutare il numero e la crescita di follicoli per singolo ovaio e modulare la terapia farmacologica fino all’induzione farmacologica dell’ovulazione. Dopo 36 ore dall’induzione dell’ovulazione viene eseguito il prelievo ovocitario (PIck-up).
Il PRELIEVO OVOCITARIO è un’aspirazione chirurgica dei fluidi follicolari ovarici per via transvaginale in anestesia. Il fluido follicolare viene consegnato al laboratorio embriologico per la ricerca del complesso Cumulo ooforo-corona-ovocita.
La modalità di FECONDAZIONE DEGLI OVOCITI prelevati può procedere tramite tecnica FIVET o ICSI. Nel caso della FIVET i complessi cumulo ooforo-corona-ovocita vengono messi in contatto con gli spermatozoi selezionati e pertanto dovrà essere un singolo spermatozoo a dover penetrare nell’ovocita in maniera fisiologica. Nel caso della ICSI è l’embriologo che rimuove meccanicamente le cellule del cumulo e introduce un singolo spermatozoo selezionato all’interno dell’ovocita attraverso l’ausilio di un microscopio (micromanipolatore).
L’avvenuta fecondazione tra spermatozoo e ovocita viene confermata dopo 18-20 ore dall’inseminazione grazie all’osservazione dello zigote che rimarrà in opportuni terreni di coltura cellulare all’interno di adeguati incubatori in attesa di trasferimento in utero.
Il TRANSFER EMBRIONALE può avvenire dalla seconda giornata di crescita embrionale fino alla quinta giornata (stadio di blastocisti) secondo indicazione medica, attraverso un catetere sottile per via transvaginale. Il trasferimento in utero non prevede l’ausilio dell’anestesia.
Il prelievo chirurgico di spermatozoi a livello testicolare può essere effettuato con diverse tecniche consentendo a uomini con azoospermie ostruttive di accedere a programmi di PMA in vitro:
PESA (Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration): aspirazione percutanea degli spermatozoi dall’epididimo
MESA (Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration): prelievo microchirurgico degli spermatozoi epididimali
TESA (Percutaneous Testicular Sperm Aspiration): aspirazione percutanea degli spermatozoi dai testicoli
TESE (Testicular Sperm Extraction): prelievo degli spermatozoi direttamente dal testicolo
Il prelievo chirurgico effettuato viene processato in laboratorio permettendo di eseguire tecniche di fecondazione in vitro con spermatozoi testicolari freschi oppure può essere crioconservato per un utilizzo futuro.
La CRIOCONSERVAZIONE è una tecnica di conservazione delle cellule viventi a basse temperature (-196°C) che utilizza Azoto Liquido.
La crioconservazione di spermatozoi e ovociti rappresenta un grande ausilio per uomini e donne per preservare la propria fertilità. Dopo la sentenza n.151/2009 della Corte Costituzionale la possibilità di crioconservare embrioni nell’interesse della salute della donna ha rappresentato un valido supporto nelle tecniche di fecondazione in vitro.
Il mantenimento inalterato nel tempo di gameti ed embrioni congelati presuppone una adeguata competenza dell’esecuzione del congelamento ed un continuo monitoraggio delle temperature dei tank contenenti gameti ed embrioni.
L’esame del liquido seminale è il primo strumento di valutazione della capacità riproduttiva di un uomo. Prevede la valutazione del numero motilià e morfologia degli spermatozoi, della conponente cellulare non spermatica e delle caratteristiche della componente fluida del liquido seminale.
Per l’esecuzione dell’esame è necessario che il paziente rispetti delle norme di raccolta e consegna del campione al laboratorio:
– 3-5 giorni di astinenza sessuale
– assenza di episodi di febbre oltre i 38°C nel mese precedente
– raccolta tramite masturbazione in un contenitore sterile per urine a bocca larga
– nel caso in cui la raccolta non venga eseguita presso il laboratorio ma nel proprio domicilio, la consegna del campione deve essere effettuata entro 30 minuti dalla raccolta
La ricerca di spermatozoi nelle uirine post- eiaculazione è un test che viene richiesto in caso di aspermia o assenza di eiaculato. In tal caso il liquido seminale durante l’eiaculazione passa nella vescica invece che nell’uretra. Per tali casi clinici si possono recuperare spermatozoi mobili utilizzabili per le tecniche di Fecondazione assistita effettuando la ricerca di spermatozoi nelle urine post eiaculazione dopo alcalinizzazione delle urine.
Test diagnostico di recupero di spermatozoi per la valutazione del loro utilizzo per le tecniche di riproduzione assistita. Per l’esecuzione dell’esame è necessario che il paziente rispetti delle norme di raccolta e consegna del campione al laboratorio dedicato all’analisi:
– 3-5 giorni di astinenza sessuale
– assenza di episodi di febbre oltre i 38°C nel mese precedente
– raccolta tramite masturbazione in un contenitore sterile per urine a bocca larga
– nel caso in cui la raccolta non venga eseguita presso il laboratorio ma nel proprio domicilio, la consegna del campione deve essere effettuata entro 30 minuti dalla raccolta
L’integrità del DNA dello spermatozoo è di fondamentale importanza nella fertilizzazione dell’ovocita, nello sviluppo embrionale e nell’ottenimento della gravidanza sia nella fecondazione naturale che in quella assistita. L’esecuzione del test viene consigliato in caso di normospermia con mancato concepimento, abortività, dispermia, varicocele, fallimenti ripetuti con tecniche di PMA in vivo e vitro (inseminazione intrauterina, ICSI, FIVET), uomini esposti a fattori di rischio iatrogeni e ambientali. Il test utilizzato per la determinazione della percentuale di spermatozoi con DNA frammentato è l’SCD test. Per l’esecuzione dell’esame è necessario che il paziente rispetti l’intervallo di astinenza sessuale di 3-5 giorni e l’assenza di febbre oltre i 38°C nel mese precedente l’esame
Valutazione della percentuale di spermatozoi vitali in campioni di liquido seminale di uomini con grave astenozoospermia
Test di valutazione dell’integrità di membrana tramite la valutazione della risposta della membrana plsmatica di spermatozoi posti in soluzione ipoosmotica.
Test di al lattice per la determinazione di anticorpi antispermatozoi nel liquido seminale. Gli anticorpi antispermatozoi sono proteine che si legano alla superficie degli spermatozoi e ne inibiscono la funzionalità, interferendo nel processo di fecondazione
Il post-coital test valuta l’interazione tra spermatozoi e muco cervicale. Il muco cervicale di una donna risulta idoneo, favorendo la penetrazione degli spermatozoi, per una finestra breve durante il ciclo mestruale. Il test prevede un prelievo del muco cervicale fra le 9 e 14 ore dal rapporto sessuale per determinare il numero di spermatozoi attivi nel muco cervicale e valutarne la loro sopravvivenza.